Japan 1-Netherlands 0, fish soccer World Cup


Blue tang

From Practical Fishkeeping:

Fish play in their own World Cup!

World cup fever seems to have taken hold of everyone at the moment and fish are no exception.

An aquarium in Japan has held their own World cup using fish to represent the teams and a football made of shrimp.

The first match at Aqua World aquarium was held between Japan – represented by a team of Blue tangs and Holland – played by orange anthias. The game started off with both teams on the offensive with Holland refusing to even touch the ball, but the match was eventually won by some quick finwork on the behalf of Japan to give a final score of Japan 1- Holland -0.

A spectator said: “I want the real Japanese team and the fish Japanese team to play well – both of them.”

In the humans’ football match in South Africa, of course, it was Netherlands 1-Japan 0.

The 2010 FIFA World Cup in South Africa began its final round of 16 on June 26. it came amid the unrelenting drone of vuvuzela horns, the knockout of big teams such as Italy and France, and street protests by local residents angry at the 40 billion rand the government has spent on the corporatised event: here.

Playwright John Graham Davies talks about his new work on the beautiful game [football] and the clash between communities and big money: here.

2 thoughts on “Japan 1-Netherlands 0, fish soccer World Cup

  1. 1966,Mondiali in Gran Bretagna, l’Italia perde uno a zero con la Corea e viene eliminata al primo turno.
    Da allora, ho visto undici Mondiali e centinaia di partite della Nazionale.
    Oggi ho 44 anni e poche volte ho visto l’Italia messa così male.
    Ma il problema non è solo delle scelte sbagliate di Marcello Lippi, della cretineria della Federazione di avergli affidato la minestra riscaldata dopo il Mondiale vinto nel 2006, delle pessime gestioni tecnico-tattiche delle tre partite sudafricane, del modestissimo livello di troppi giocatori convocati e messi in campo.
    Il vero problema è un altro: è che l’Italia è in declino complessivo.
    E il calcio ne è uno dei tasselli, quello più spettacolare perchè visto e seguito da milioni di persone.
    E’ il nostro paese ad essere in crisi profonda.
    Per decenni la nazionale giovane, l’Under 21, trionfava nei campionati europei: da qualche anno non cava più un ragno dal buco.
    Da quattro anni il campionato italiano lo domina l’Inter, dove non giocano italiani (a parte Mario Balotelli, a intermittenza).
    Nelle squadre più importanti i giocatori italiani sono pochi e sempre più scarsi.
    I punti forti del sistema sono stati abbandonati: la fantasia viene lasciata a casa e la difesa che un tempo era il punto di forza delle squadre italiane è ormai ridicola: basta vedere (perchè resterà memorabile nei secoli dei secoli) il terzo gol beccato oggi dalla Slovacchia: una roba da scapoli contro ammogliati alla pensione Iris di Bibione.
    Le squadre italiane preferiscono comprare e strapagare giocatori stranieri famosi (portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti), in pratica “delocalizzando”. E trascurano gli investimenti sui giovani. Col risultato che i giovani non trovano lavoro se non precarissimo. E che i vecchi (vedi l’ormai impresentabile Cannavaro) tengono il posto fino alla fine.
    Cosa c’è di diverso dal resto del nostro paese?
    Il risultato è questo: un disastro.
    La Nazionale come specchio dell’Italia.

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  2. Pingback: Fukushima disaster news update | Dear Kitty. Some blog

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